Accademia Scacchi Milano
Scuola di Scacchi riconosciuta FSI
Presso Circolo Culturale "I Navigli"
Via De Amicis 17 - M2 S. Ambrogio
Tel. 328 7194921
C.F. 97419000159
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con bar, ristorante ed auditorium.
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Scuole e Scacchi: la Storia e l’Impegno di Accademia
Giovanile - Didattica giovanile
Scritto da Fiorenza Viani   
Giovedì 16 Giugno 2011 08:12

Scuole_02Portare gli scacchi nelle scuole: un progetto ideato e fortemente voluto dall’allora Presidente della FSI, Nicola Palladino, che identificò il target nelle medie inferiori e che organizzò, dal 1977, i Campionati Provinciali delle Scuole Medie di Milano, prima alle Stelline e poi al Castello Sforzesco con mille ragazzi nell’edizione del 1980. Grazie alla collaborazione con l’allora Responsabile del Settore Giovanile della FSI, Walter Ravagnati, l’idea prese forma e si concretizzò nella nascita dei “Campionati delle Scuole a squadre". Ravagnati attinse il modello agonistico - sostanzialmente quello attuale e sostanzialmente quello delle Olimpiadi maschili - e lo realizzò a livello nazionale basandosi sul sostegno organizzativo dei Comitati Regionali ed organizzando le prime finali (su unica giornata) a Vicenza e, successivamente, a Milano (Museo della Scienza e della Tecnica).

Si trattava di una manifestazione patrocinata e realizzata esclusivamente dalla Federazione Scacchistica Italiana. Infine, il modello organizzativo così ottenuto e reso nazionale, fu proposto al CONI ed al Ministero della Pubblica Istruzione che, tramite il protocollo di intesa CONI-MPI del 12/3/1997 (Progetto “Sport A Scuola – Scacchi), lo inserì nel programma dei Giochi della Gioventù con la peculiare “appendice FSI” delle Primarie, voluta da Ravagnati e specifica per gli scacchi, che permane tuttora. Solo nel 2000 le finali furono sdoppiate: mentre, a cura della FSI, venivano disputati ad Alba Adriatica i tornei delle elementari e delle superiori (sempre con arbitro principale Ravagnati), per le medie solamente gli scacchi furono inseriti fra le otto discipline elette dei Giochi della Gioventù che si disputarono in Friuli con la partecipazione di una sola scuola per regione. Nelle altre edizioni, la FSI ha sempre organizzato da sola e a sue spese la fase nazionale, fermandosi il programma istituzionale dei Giochi alla fase regionale. Infine, due anni fa ci fu lo strappo fra FSI e CONI-MIUR per la gestione della finale nazionale che, da allora, si disputa al di fuori del programma dei Giochi Sportivi Studenteschi con l'etichetta «Giochi Sportivi Scolastici» da sempre adottata per le Primarie ed ora estesa a tutti gli ordini di scuola.

Dal protocollo di intesa citato si legge testualmente: “Il progetto ha come principale obiettivo la valorizzazione degli aspetti formativi del carattere ed educativi della mente giovanile, quale veicolo di cultura e di associazionismo. L’apprendimento della tecnica elementare del gioco rappresenta un mezzo per facilitare la maturazione dello studente e per accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendolo nello stesso tempo”.  Portare gli scacchi nelle scuole è anche un potente veicolo di divulgazione e di promozione del nostro sport poiché lo si offre a menti giovani che costituiscono una vera e propria base, potenzialmente immensa, di futuri scacchisti. Si propone un’offerta stimolante con ripercussioni positive sui ragazzi (si pensi anche ai benefici sugli allievi portatori di handicap) e si rafforza e si diffonde il messaggio che sta a cuore a tutti noi: “Giocare a scacchi è bello.” Nessuno meglio delle nuove e nuovissime generazioni può recepire tale messaggio.

Gli scacchi nelle scuole offrono, dunque, un duplice servizio: educare le giovani menti e farle divertire attraverso il gioco vivo. L’aspetto agonistico, parte integrante del programma, è la parte più avvincente e spettacolare per la mole di ragazzi che è in grado di mobilitare. Limitandoci al panorama milanese, esistono scuole che potremmo definire “storiche”: il Convitto Nazionale Longone (Carlo Brusich, Walter Ravagnati, Renzo Rizzardi e Tiziano Bagarolo) che non ha mai mancato un’edizione dei Campionati Provinciali, oppure la Media dell’Istituto Da Vinci-Alessandrini di Cesano Boscone, guidata dall’allora professore di storia Francesco Carvelli con la compresenza di Angelo Brillo, tesoriere del Circolo Scacchi Corsico e, dopo l’arrivo dell’educatore Rizzardi, l’Educandato Emanuela Setti Carraro Dalla Chiesa che mietevano successi a mani basse. E non va dimenticata la  “mitica” Scuola Media Carlo Porta che, negli anni di militanza di Matteo D’Apa e Marco Ravagnati, era solita non lasciare neanche una singola partita agli avversari, tanto da indurre l’A.I. Franca Dapiran ad ipotizzare l’intervento della Commissione Antidoping del CONI. Un esempio più recente di Istituto in cui gli scacchi vengono insegnati da anni (nove, per la precisione) è il Gonzaga dove Walter Ravagnati aprì i corsi, affiancato da un’inesperta ma volonterosa Fiorenza Viani, nel lontano ottobre del 2002. Quella collaborazione ha fruttato tre finali nazionali con la Primaria, due con la Secondaria di I grado ed una con i Licei, a cui vanno aggiunti sette titoli di Campioni Provinciali e cinque di Campioni Regionali distribuiti fra i tre ordini di scuola. Passando dalla storia al presente, Accademia opera al Gonzaga con Fiorenza Viani come coordinatrice, Renato Didoni e Roberto Montaruli quali istruttori e si avvale della collaborazione del Circolo Scacchi Corsico (Marco Massironi e Matteo Zoldan) e di Angelo Salmoiraghi.

Accademia, quindi, si impegna da anni nella realizzazione del progetto, coordinando corsi in numerose scuole di Milano e Provincia, attraverso l’offerta di attività didattica (istruttori), il coordinamento della stessa (consiglieri) e l’apporto di risorse e materiale (scacchiere, computer, lavagne didattiche, orologi, libri e programmi).  Limitandoci all’anno scolastico appena concluso (2010/2011), Accademia ha gestito e coordinato attività scacchistica in dieci scuole di Milano e Provincia: oltre a Gonzaga di cui si è detto, Istituto Leone XIII  (Andrea Bracci coordinatore e istruttore), Convitto Nazionale Pietro Longone (Bracci, C e Marco Ravagnati, I), Educandato Setti Carraro Dalla Chiesa (Renzo Rizzardi C, Stefano Leopardi I), Istituto Comprensivo Riccardo Massa (Gianfranco Cerè, C e I), Scuola Primaria Pisacane e Poerio (Luigi Priori C e I), Istituto Orsoline Lanzone (Walter Ravagnati C, Matteo Zoldan I), Istituto Maria Immacolata (Stefano Leopardi C e I), Istituto Maria Consolatrice (Matteo Zoldan C e I) e Scuola Elementare Gobetti di Cesano Boscone (Federico Zermian C e I). L’associazione amica Giovani Scacchisti Cesanesi, nella persona di Francesco Carvelli, regge le fila di FAES Argonne (sezione maschile) da tanti anni e di FAES Monforte (sezione femminile) da due, oltre a coordinare da un anno a Trezzano sul Naviglio i corsi alla Scuola Elementare Mauro Brutto, in collaborazione con l’ex-Assessore provinciale all’Ambiente, Bruna Brembilla.

Ci sia consentito un accenno ai risultati ottenuti. Dal punto di vista della maturazione e della crescita logica degli allievi, certamente educatori ed insegnanti sono più qualificati di noi per esprimere un’opinione. Ma, dal punto di vista dei risultati sportivi, Accademia ha di che andare fiera delle sue scuole. Ai Campionati Provinciali Maschili/Misti, due titoli di Campione per Gonzaga con le squadre Primaria e Licei, un titolo per Setti Carraro con la Secondaria di I grado ed un terzo posto per la Primaria di FAES Argonne. Ai Provinciali Femminili delle Primarie, un secondo posto per Massa ed un terzo per FAES Monforte. Ai Campionati Regionali M/M, un titolo di Campione Regionale per i Licei Gonzaga e, nel  Femminile, un terzo posto per Massa. Ma conta anche la partecipazione delle squadre: ai Provinciali di Cesano Boscone, nove squadre di FAES, cinque di Massa, quattro di Brutto, tre del Gonzaga, due di Gobetti, una di Pisacane e Poerio, una di Setti, una del Longone, una di Maria Immacolata…a dimostrazione che gli istruttori ed i coordinatori di Accademia non esitano a far partecipare i propri ragazzi alle competizioni a squadre. Lo scopo è quello di far vivere agli allievi dei corsi l’aspetto più coinvolgente dell’attività scacchistica, il gioco vivo, incoraggiandoli a fare gruppo e a divertirsi insieme per realizzare pienamente gli obiettivi del progetto “Scacchi a Scuola”.


Si ringrazia Walter Ravagnati per la preziosa consulenza storica e, soprattutto, per la sua instancabile opera di promozione degli scacchi nelle scuole di Milano e Provincia.

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