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Scritto da Alberto Viotti
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Sabato 23 Novembre 2013 14:31 |
Pubblichiamo con piacere il contributo del nostro socio Ivano E. Pollini su Joseph Conrad (1857-1924). Si tratta di un'analisi lucida e molto interessante su un autore che per il suo stile narrativo originale e i suoi personaggi anti-eroici avrebbe influenzato molti scrittori del Novecento, tra cui Ernest Hemingway, David H. Lawrence, Graham Greene, William S. Burroughs, V. S. Naipaul e John M. Coetzee. |
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Scritto da Alberto Viotti
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Martedì 03 Settembre 2013 10:55 |
Sabato 14 settembre il nostro socio Ivano Pollini ha presentato in sede il libro Il fascino degli scacchi da lui scritto, disponibile su Amazon. Dopo un'esauriente panoramica sui contenuti e gli scopi del volume, fatta dall'autore, il pubblico ha dato vita ad un interessante dibattito per sviscerare alcuni dei molti spunti, particolarmente stimolanti, contenuti nel volume.
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Scritto da Alberto Viotti
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Giovedì 03 Gennaio 2013 17:25 |
Giangiuseppe Pili è nato a Cagliari il 20 ottobre 1986 e si è laureato in Filosofia all'Università di Siena nel 2009 con una tesi di filosofia moderna: Modelli dell'individuo liberale. Appassionato scacchista, ha scritto molti articoli sul tema scacchi e filosofia, reperibili su riviste del settore e in vari siti on-line.
Gestisce un sito di filosofia, www.scuolafilosofica.com e pubblica articoli di filosofia della matematica nella rivista di divulgazione matemetica Xla tangente. Animato dal suo interesse per la logica e gli scacchi, attualmente sta elaborando un sistema matematico per la soluzione e descrizione degli scacchi.
Un mistero in bianco e nero è la sua prima opera divulgativa pupplicata in un volume. |
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Mercoledì 21 Settembre 2011 09:28 |
"Ma non ci si rende già colpevoli di una limitazione offensiva, nel chiamare gli scacchi un gioco?" (Novella degli scacchi, pag. 29).
Scritto nel 1941 e pubblicato postumo nel 1943 dopo il suicidio dell'autore, Novella degli scacchi è legata a doppio filo all'ultimo periodo di vita di Stefan Zweig, alla sua condizione di ebreo costretto all'esilio - prima in Inghilterra, poi in Brasile - per sottrarsi alla follia del Nazismo. La trama. Su una nave da crociera diretta a Buenos Aires nei primi anni '40 si incrociano, per la durata di qualche partita a scacchi, le vite del narratore, del campione del mondo Mirko Czentovic e del misterioso dottor B. Czentovic, cresciuto dal parroco del villaggio dopo essere rimasto orfano, a malapena in grado di leggere e scrivere - la sua ignoranza è universalmente nota, come il suo unico talento -, schivo e arrogante, ha imparato a giocare a scacchi osservando le partite del parroco e, nel giro di qualche anno, è diventato campione del mondo. Il narratore, interessato ad avvicinarlo, riesce a organizzare una partita contro un gruppo di appassionati presenti a bordo.
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Scritto da Giangiuseppe Pili
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Mercoledì 27 Luglio 2011 11:43 |
Un pomeriggio con John Brunner: riflessioni sul libro La scacchiera.
Pensieri intorno alla libertà.
C’era un caldo pazzesco e l’estate mi tormentava. Quando vedo il sole, mi sento sempre male. Incomincio a pensare: forse dovrei stare al mare, forse dovrei uscire e farmi una passeggiata. Chiamare qualcuno. Forse dovrei mettermi a giocare a scacchi. Ma una zaffata d’aria calda mi opprime, sento una forza oscura sprigionare dall’intensità dell’estate profonda e da tutto quel dolce far niente.
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Venerdì 29 Aprile 2011 13:22 |
Rimasta orfana, a 8 anni Beth Harmon viene rinchiusa in un istituto. Intellettualmente molto dotata, ma bruttina, solitaria e precocemente dipendente dai tranquillanti, è apparentemente destinata a un'esistenza qualunque. L'inaspettato incontro con gli scacchi nello scantinato dell'orfanatrofio costituirà l'occasione per cambiare le cose.
In un'epoca in cui "le bambine non giocano a scacchi" - come dice a Beth il custode dell'orfanatrofio, che per primo le insegnerà a giocare -, Tevis crea, anche con qualche elemento autobiografico, una giovanissima giocatrice prodigio complessa ed estrema, ma umanamente credibile.
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Scritto da Giorgio Chinnici
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Sabato 01 Gennaio 2011 00:00 |
A quarantadue anni, con due figli già grandi e un matrimonio ormai annegato nella noia del quotidiano, Eleni non ha piú grandi ambizioni. Lavorare come cameriera in un albergo di Naxos, l'isola greca da cui non si è mai allontanata, le sembra un buon modo per concedersi un po' d'evasione: uno svolazzo di profumo sconosciuto o una frase rubata in qualche lingua straniera le bastano per sognare altre vite, altri luoghi, e per sentirsi dopotutto soddisfatta. Poi, un giorno, l'imprevisto: rassettando in una stanza, si imbatte in una scacchiera su cui è in corso una partita, e per magia il gioco degli scacchi, che non aveva mai imparato, la cattura. Sarà l'inizio di una passione clandestina che la porterà fuori dai binari della quotidianità, donandole una voglia di vivere del tutto nuova e inappropriata in una piccola isola di provincia: ma lei, contro tutto e tutti, resisterà. (Presentazione dell'Editore)
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Scritto da Ivano Pollini
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Mercoledì 11 Settembre 2013 14:29 |
Introduzione. Le partite dei grandi giocatori di scacchi possono trasmetterci utili insegnamenti sul piano del gioco, quando uno sappia riconoscere il linguaggio delle mosse e lo stile dell’avversario. Uno dei principali requisiti per perfezionarsi nel gioco degli scacchi è un’analisi critica delle proprie sconfitte.
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Scritto da Alberto Viotti
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Mercoledì 15 Maggio 2013 16:00 |
Siamo lieti di annunciare che il nostro socio Ivano Pollini ha appena pubblicato questo volume (disponibile su Amazon: 12,86 euro per l'edizione cartacea, 4,10 nel formato Kindle).
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Scritto da Alberto Viotti
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Giovedì 03 Gennaio 2013 16:51 |
Si è tenuta sabato 19 gennaio, al termine dell'Assemblea dei Soci, la presentazione del libro del nostro socio Giangiuseppe Pili: UN MISTERO IN BIANCO E NERO. La filosofia degli Scacchi. Editore LE DUE TORRI.
Grande successo di pubblico; molti degli intervenuti (alcuni dei quali hanno trovato nelle pagine del libro citazioni da loro partite giocate contro Giangiuseppe) si sono fatti firmare dall'Autore la copia del volume.
Rimandiamo alla sezione Cultura per una breve biografia di Giangiuseppe. Qui di seguito riportiamo la Prefazione al volume di Carlo Alberto Cavazzoni.
PREFAZIONE
Camminando sulle scale della vita ho avuto il privilegio di conoscere il giovane filosofo Giangiuseppe Pili. E' successo casualmente, come d'altronde avviene nelle occasioni veramente importanti: navigavo su Internet e mi imbattei, per inspiegabili ragioni, in un suo articolo sulla Teoria ingenua degli Scacchi. Decisi così di scrivergli, complimentandomi; lui mi ringraziò e mi invitò a leggere i suoi studi più recenti. Dopo averli esaminati, le sue analisi e i suoi pensieri mi hanno persuaso, fino a concludere che egli possiede non soltanto cultura, talento e creatività ma, soprattutto, una grande audacia.
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Scritto da Giorgio Chinnici
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Sabato 20 Agosto 2011 17:00 |
L'ho preso a Parigi questo squisito romanzo, e ne sono felice.
Sapendo che stavo per recarmi nella ville lumière, l'amico Ivano Pollini (autore de Il ruolo della Psicologia negli Scacchi) mi aveva raccomandato di non lasciarmi scappare l'occasione per una visita al negozio scacchistico Variantes, proprio a due passi da place Saint-Michel. Perciò, appena uscito dal Louvre ci sono andato a piedi, dopo essermi concesso solo una breve sosta in una brasserie circondata da gallerie d'arte.
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Giovedì 19 Maggio 2011 14:19 |
Solo fortuitamente il protagonista di questo racconto si chiama José Capablanca. Tutto nacque qualche anno fa, quando uno scrittore che amavo molto, pochi giorni prima di morire in un incidente stradale, mi mandò un piccolo biglietto in cui lo nominava. Venni a sapere in seguito che l’ultimo progetto che aveva in animo di scrivere, essendo anche un appassionato giocatore di scacchi, era una sorta di biografia romanzata di Capablanca. Da allora non ho smesso di pensarci. Per molto tempo, il nome di Capablanca me lo sono portato dietro come un destino, ma quando mi decisi a buttarci sopra qualche pagina non indicava più, o almeno non soltanto, una persona vera, nata a Cuba nel 1888, e divenuta poi campione del mondo in un memorabile incontro con Lasker all’Avana, nel 1921. Si era convertito in un suono che conteneva una storia, che non sarei mai riuscito a raccontare con un nome fittizio (dalla prefazione dell'autore).
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Sabato 01 Gennaio 2011 00:00 |
Poi che gli ultimi fili di tabacco al tuo gesto si spengono nel piatto di cristallo, al soffitto lenta sale la spirale del fumo che gli alfieri e i cavalli degli scacchi guardano stupefatti; e nuovi anelli la seguono, più mobili di quelli delle tua dita.
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